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Il barbone è un cane di origine europea, diffuso soprattutto in area francese e tedesca. Veniva definito “cane d’acqua”, per la sua particolare predisposizione al nuoto e alla caccia di uccelli acquatici come anatre e oche.

Il barbone discende dal Barbet francese, anch’essi cani d’acqua, dai quali hanno ereditato moltissime caratteristiche.
I libri più antichi che menzionano i Barbet risalgono alla Francia del XVI secolo e li descrivono come cani da riporto utilizzati per il recupero degli animali abbattuti durante la caccia, proprio per questo motivo veniva comunemente definito con il termine “cane fangoso”.

Il Barbone fu creato successivamente, intorno al 1743 e vi si faceva riferimento con il termine Caniche.

Queste due razze dall’aspetto molto simile tra loro si differenziavano sostanzialmente per il loro atteggiamento. Il Barbone si presenta come esemplare molto più elegante e raffinato rispetto al Barbet, considerato più selvaggio.
Con il passare del tempo, il Barbet e il Barbone hanno subito una separazione netta diventando due razze ben distinte. Gli allevatori ricercavano nei cani Barbone un colore uniforme dalla tonalità ben definita, caratteristica fondamentale per accedere poter accedere ai concorsi di bellezza.

Il portamento e la spiccata intelligenza del barbone rese questa razza particolarmente popolare come cane da compagnia, permettendo a questi cani di arrivare ad essere gli animali prediletti all’interno delle corti dei nobili signori dell’epoca. Le classi sociali di rango più alto sceglievano questa razza sia per la loro incredibile affabilità nei confronti dell’uomo, sia per il loro aspetto elegante e raffinato.
I barboni venivano abbelliti con nastri e gioielli diventando così il simbolo del lusso e dello sfarzo da mostrare a tutta l’alta nobiltà.

Nel diciannovesimo secolo si diffuse la moda della toelettatura per cani dando il via ad una serie numerosissima di tagli studiati e adattati al particolare pelo del barboncino.

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